Rifiutiamo la violenza di genere: dillo con un sacco dell’immondizia!

La violenza di genere esiste.

La violenza di genere produce anche morte.

C’è chi la nega, nonostante i numeri e l’evidenza. C’è chi ne parla troppo poco, c’è chi ne parla in maniera strumentale svegliandosi solo quando si oltrepassa la centesima vittima.

Non facciamo un discorso di numeri e percentuali perchè stiamo pur sempre parlando di persone e, perchè, finchè anche solo una donna morirà in quanto donna, ci sarà da lottare.

Quando parliamo di violenza di genere, parliamo di una violenza maschile che colpisce le donne e chi come loro viene considerat* in una posizione di subordinazione.

Non esistono raptus, non esiste “era un così bravo ragazzo..”. La violenza di genere è sistemica. Quello che esiste sono: omertà, omissioni e una non volontà di nominare le cose per quello che sono.

Perchè la violenza di genere è espressione di un sistema culturale e sociale che produce questa stessa violenza, ma non se ne assume la responsabilità, riducendo tutto ad un movente passionale, a una malattia mentale o ad una presunta mancanza di razionalità.

Quello che noi vogliamo è:

Che ci sia una presa di coscienza collettiva e una denuncia sociale di quelle che sono le cause strutturali alla base della violenza di genere. Perchè ciascun* di noi è direttamente coinvolt*.

Che si smetta di demandare alle istituzioni politiche e giuridiche azioni risolutive del problema. Quello che queste istituzioni hanno finora prodotto sono state solo politiche securitarie e razziste, che identificano l’autore della violenza con il migrante. La violenza di genere non ha nazionalità, non ha passaporto e non ha classe sociale.

Che ci sia un riconoscimento economico e politico per quei gruppi, centri e associaizoni che offrono sostegno alle donne vittime di violenza.

Che ogni donna possa avere un reddito che le consenta di decidere per sè, senza fare riferimento a quelle figure maschili da cui la società le impone di dipendere.

Che si smetta di credere che “mettere una pezza” tentando di riabilitare il maschio violento possa essere sufficiente. Quello che servirebbe è una decostruzione degli attuali modelli di mascolonità e femminilità che riproducono le forme di potere e subirdinazione tra i generi.

PER IL TERZO ANNO RILANCIAMO LA CAMPAGNA “RIFIUTIAMO LA VIOLENZA DI GENRE”. Aderisci anche tu appendendo alla tua finestra, dal 18 al 25 novembre, un sacco dell’immondizia con scritto: ” Rifiutiamo la violenza sulle donne”. Così!

Ci trovi in giro per la città la mattina del 25 novembre, con banchetti informativi sul tema, distribuendo materiale del nostro collettivo e della Casa delle donne di Bologna.

Scendi in piazza il 25 novembre: ci trovi in piazza del Nettuno dalle 17e30 – Unite contro la violenza maschile sulle donne – Bologna.

Collettivo femminista Mujeres Libres Bologna