A proposito di burocrati bigotti…
apprendiamo con disgusto, dall’articolo del City del 12 gennaio 2010, che i funzionari bigotti del comune di Bologna non hanno ancora contemplato la possibilità che possano esistere famiglie diverse da quelle della pubblicità della mulino bianco.
Scriviamo queste due righe come collettivo femminista Mujeres Libres di Bologna per denunciare pubblicamente la grande intraprendenza di questo grigio burocrate che, oltre a essersi permesso di separare una coppia arbitrariamente, lesionandone i diritti civili, ha finalmente palesato con le sue dichiarazioni chi sia veramente a decidere, in Italia, sugli stati di famiglia, sui pacs, sui matrimoni gay-lesbo e sull’affidamento dei figli.
Non c’è da stupirsi che a farlo siano la chiesa cattolica e la mentalità patriarcale del nostro Stato: che da un lato impone un divorzio ad una coppia già formata, e dall’altro giustifica ogni violenza maschile sulle donne a suon di “gelosia”, “raptus” o “parenti-mostri”, per non parlare poi della spettacolarizzazione della vita sessuale del suo premier.
Detto questo, in un’Italia che ci sembra sempre più succube di sistemi di sfruttamento sessisti, in cui il tribunale diventa l’unica soluzione per rimediare agli errori di uno stato omofobo (per non parlare dei crimini del funzionario bigotto) vorremmo ricordare a tutt* che dal 1 al 12 giugno qui, in questo bel paese, si svolgerà l’EuroPride, per dire no al sessismo e lottare contro omo-lesbo-tras fobia.
Mujeres Libres Bologna