25 Aprile 2022. Con i popoli oppressi. No alla vostra guerra!

Il 25 aprile in Italia è festa della liberazione dal nazifascismo,  una data importante da ricordare,  bellissima da far conoscere in tutto il mondo rispetto agli studi di genere e al ruolo attivo e rivoluzionario delle donne nella resistenza. Ma il 25 aprile,  per noi  oggi, è una data simbolica di lotta per rilanciare e riportare nelle strade, nei discorsi, nelle pratiche le lotte, le resistenze, la controinformazione rispetto ai fascismi che avanzano  in un’ ottica tranfemminista, antifascista e internazionalista .
E per questo, purtroppo, oggi , davanti all’ invasione della  Russia in Ucraina ci ritroviamo a parlare di guerra imperialista, anzi guerre imperialiste, cioè  guerre fatte solo per la conquista di territori e risorse; guerre  che, oltre a devastare  tutto e opprimere, affamare, disperare  i popoli e i territori  in senso concreto e materiale, lo fanno anche a livello simbolico, distruggendo tutto quello che negli anni è stato costruito e negando lautodeterminazione delle soggettività e dei popoli: i ruoli di genere vengono rigidamente ripristinati, i razzismi inaspriti, le minoranze represse.
La guerra di invasione di Putin è la più grave minaccia alla pace internazionale. Il principale responsabile di questa pericolosa evoluzione è l’imperialismo statunitense, che dalla caduta dell’Unione Sovietica, attraverso l’espansione della NATO, ha consolidato la sua rete militare globale, e lanciato guerre di invasione come nei casi di Afghanistan e Iraq, per intensificare la sua ingerenza nelle varie parti del mondo e deporre governi a suo piacimento. Washington ha favorito in Russia e nell’Europa dell’Est l’adozione di un brutale programma neoliberista che ha creato le condizioni di instabilità e un vuoto di potere colmato da una deriva di estrema destra nella maggior parte di questi paesi, specialmente in Russia. Per questo, ma non solo, non siamo né con Putin né con la Nato, complici in questo tipo di strategia.
E’ in questa situazione che gli Stati nazionali Europei dimostrano e rivelano tutta la loro ipocrisia, i fascismi e neofascismi più o meno espliciti, le cattive alleanze, la propensione sempre più efficace al modello imperialista e neoliberista, in un atroce valzer di  mostruose ipocrisie. 
Infatti succede che la Polonia accoglie le donne ucraine sopravvissute agli stupri di guerra dei rastrellamenti di Putin  ma impedisce loro di abortire ,  mentre in Italia sono benvenute dopo  aver perso tutto , per essere mandate a lavorare in riviera dove  la manodopera non si trova per il forte sfruttamento. Sono Polonia e Ungheria  ad accogliere le rifugiate ucraine ma a respingerle se sono nere. Allo stesso modo le soggettività trans non possono lasciare l’ Ucraina e essere accolte perché  nei loro documenti sesso e genere non coincidono. Chi sta accogliendo le persone in fuga dalla guerra sono Stati che non hanno diritti riproduttivi , che sono usciti o vogliono uscire dalla Convenzione di Istanbul, che da  anni  sono diventati  paesi a zero accoglienza di migrante rifugiatə mentre non hanno neanche il coraggio di pronunciare il nome di Putin , sottendendo un tacito appoggio filoputiniamo.
Contemporaneamente  la propaganda di Putin per la prima volta nella storia riconosce le minoranze lgbtqa+ invitandole, anzi,  costringendole ad arruolarsi dopo che per decenni le ha solo perseguitate , negato ogni spazio di esistenza e autodeterminazione anche nel diritto e senza nessuna sanzione per questo. 
In una democrazia liberale  e legislativamente più avanti in tema di diritti civili, come l’Italia , l’ imperialismo guerrafondaio viene sostenuto con  un continuo aumento delle spese militari per  appoggiare la Nato: soldi che sono stati sottratti alla sanità ancora piegata (dalla pandemia) e dagli aiuti alle donne in difficoltà e ai nuclei più poveri, mentre il costo della vita  diventa sempre più alto.
Vediamo ancora una volta come le polarizzazioni Nato – Russia risultano insensate in una connesione internazionale dove lo Stato Nazionale Patriarcale è sempre presente e attivo. 
Da transfeministe antifasciste  abbiamo ben presente come questa polarizzazione risulti inutile rispetto all’avanzamento delle destre in Europa, aventi come programma “bloccare l’ immigrazione e aumentare le nascite“, poco importa se si dovesse arrivare a negare il diritto all aborto e adottare “lgbtq free zone”, senza che la sedicente civilissima Unione Europea faccia nulla. Programma che si prende sempre piu spazio in maniera strategica con ingenti somme di denaro che provengono allo stesso modo e in connessione tra loro da oligarchi russi di cui segnaliamo Malofeev, il quale sostiene che “tocca a noi restituire all’ Occidente il favore della liberazione dal comunismo anticristiano”. Questi soldi finanziano movimenti ultracattolici e conservatori tipo Citizen Go in  Spagna o Manif pour tous in Francia, ma sono somme che provengono anche da e verso gli Stati Uniti. Tanti soldi per finanziare movimenti e campagne che riescono a fare pressioni sul Parlamento Europeo e organizzare eventi internazionali con agende segrete tipo il Word Congress of Family. Come si puo’ capire dal loro programma iniziale gli estremisti cattolici sono alleati dei partiti di destra e neofascisti . 
Agiscono su due fronti: nei paesi dove le destre sono già in piena ascesa populista, lo fanno attraverso leggi e programmi politici “Pro vita e famiglia”, negli altri, tipo l’ Italia, attraverso associazioni apparentemente dal basso o in maniera simbolica facendo pressioni che non hanno potenza nel diritto ma hanno funzione nell’immaginario collettivo poichè celano fini populisti. Questo avviene, ad esempio, attraverso la costruzione del fantasma del “gender”, in attesa che personaggi inquietanti delle destre nazionali tipo Pillon e Salvini possano prendere spazio e, che politicanti di destra nelle giunte comunali e regionali, possano lavorare per l’implementazione di queste politiche oscure.
Di fronte a tutto questo e alle nefandezze che  una guerra comporta su tutto ma soprattutto sui corpi delle donne e delle minoranze, noi trans femministe antifasciste siamo in un perenne stato di resistenza e allerta: 
– condanniamo , denunciamo gli stupri di massa come strumento di guerra  compiuti dai soldati russi , chiediamo forti sanzioni e condanne per le violenze in atto
ribadiamo la solidarietà attiva a tutti i popoli oppressi dalle guerre
– siamo interconnesse  ai movimenti antimilitaristi femministi russi che lottano per la pace e sostengono le persone vittime delle forti repressioni di Putin contro chi prova a sabotare la guerra 
– sosteniamo il no alla guerra della neonata e transnazionale Assemblea Permanente Contro la guerra chcon lo slogan “Strike the world” sta costruendo giornate di sciopero internazionale per sabotare la guerra.
– invitiamo a creare e solidarizzare con atti di resistenza sui terriori , a creare momenti piccoli di controinformazione e momenti grandi di sciopero e solidarietà internazionale,ma anche e soprattutto di antimilitarismo e sabotaggio. A questo proposito prendiamo ad esempio e siamo solidali con il movimento di  donne, lesbiche, trans e soggettivita non binarie presenti  e attive  in Sardegna che, in un tranfemminsmo legato all’antimilitarismo e per la liberazione dei territori da guerra e violenze sull ecosistema, da quando è iniziata la guerra , tentano azioni di sabotaggio, blocchi e sanzioni dei luoghi fisici e simbolici di questa guerra, che siano aereoporti militari o basi Nato.
Buon 25 aprile! Buone resistenze per un mondo transfemminista, ecologista, libero da cattofascisti e imperialismo 
Mujeres libres Bologna  
 
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Presentazione graphic novel JEPI JORA di CROMA

Questo sabato l’Assemblea Ciclofficine Antifasciste Bolognesi ospita CROMA (Claudia Romagnoli) che attraverso la sua graphic novel JEPI JORA, Edizioni il Galeone, 2021, ci porterà a pedalare “superando confini, lingue, categorie e differenze”

Ci saremo anche noi con il nostro banchetto e i nostri materiali, in compagnia delle nostre amate djesse LNRZV e Dj Frosh! #anoanoanoway

 

 

Tra i 20 mila albanesi che nel 1991 sbarcano dalla nave Vlora a Bari, c’è anche Jora, una quattordicenne delle montagne del nord. Jora osserva ciò che le si srotola intorno, attraversa lingue e territori, incontra ostilità e solidarietà. Per intraprendere infine un altro viaggio, fisico e mentale, con la testa e a pedali, che è una sfida, una rivalsa, un percorso di autodeterminazione e fatica. A trent’anni dallo sbarco albanese Jepi Jora è una storia illustrata che prende biciclette, navi, tram e furgoni. È un graphic che parla di razzismo, sfruttamento e patriarcato. È un’avventura che disegna ciclofficine, periferie, scuole e case di borgata“.

Jora in bicicletta , illustrazione di CROMA sabato 9 aprile 2022 presentazione alle ore 19 @ Ciclofficina Popolare AmpioRaggio, Circolo anarchico Berneri – dalle 16.30 apertura straordinaria ciclofficina – dopo la presentazione Aperitivo di autofinanziamento – a seguire Ciclocreazioni musicali dal vivo giù in ciclo

Croma è illustratrice, street artist e ciclista. In azione tra il Molise e Roma, Croma pedala, disegna e si guarda intorno.

 

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Attenziò! Attenziò! Aggiornamento Guida all’Aborto completato!

Qui e sull’homepage del nostro blog trovate la Guida all’Interruzione Volontaria di Gravidanza aggiornata. Scaricatela, leggetela e aiutateci a diffonderla. Anche se se ne parla poco, l’esperienza dell’aborto è molto comune. Ascoltiamoci e supportiamoci, insieme siamo più forti!
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Come (quasi) ogni anno, abbiamo dedicato un po’ del nostro tempo alle telefonate ad ospedali e consultori di Bologna e provincia. Ci impegnamo per verificare che le informazioni in nostro possesso sull’accesso all’aborto siano aggiornate.
Qui di seguito un riassunto per punti degli aggiornamenti di rilievo:
    
– dopo la sospensione causa Covid, negli ospedali di Imola e Bentivoglio è ripreso l’accesso all’aborto farmacologico.
– ricordiamo che, per legge, se si chiama un consultorio per un certificato di gravidanza, il consultorio deve dare un appuntamento ENTRO 3 GIORNI. Solitamente i consultori della provincia non hanno problemi ad attenersi a tale vincolo, ma vi invitiamo a segnalarci eventuali eccezioni per monitorare la situazione.
– negli ospedali di Porretta e Bentivoglio ci hanno detto che somministrano la Ru486 solo entro le prime 7 settimane. Da 7 a 9 settimane delegano la presa in carico all’ospedale Maggiore. Ci chiediamo perchè?! E’ davvero necessario?
– nonostante l’approvazione della determina regionale che approva l’iter sperimentale per la somministrazione della pillola abortiva in consultorio, ad oggi, in nessun consultorio della provincia è partita la sperimentazione. Perchè?!
Ci stiamo adoperando per chiedere conto di questa mancanza alle istituzioni preposte, perché questa guida non è solo un bell’opuscolo informativo ma anche una delle traiettorie della nostra lotta per arrivare a godere del pieno diritto all’aborto!
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Giornata Internazionale Contro La Violenza Sullə Sex Worker 17.12

⚧️☔Il 17 dicembre, nella giornata internazionale contro la violenza sullə sex worker, scenderemo in piazza dell’Unità in presidio dalle 18:30.
🔥Scendiamo in piazza per opporci alla violenza maschile, razzista, omolebobitransfobica, misogina, istituzionale che si abbatte sullə sex worker.
🔻Per troppo tempo le mobilitazioni e rivendicazioni dellə lavoratrici sessuali sono state considerate marginali nella lotta transfemminista, perciò scendiamo in piazza affinché questa data sia considerata da tuttə una giornata fortemente politica.
🔻Il periodo della sindemia ha visto e vede ancora alcune categorie di lavori, quelli sommersi e non riconosciuti dallo stato, senza aiuti. Tra questi c’è anche quello sessuale che oltre a non essere riconosciuto viene fortemente stigmatizzato lə sex worker subiscono infatti una forte discriminazione e spesso sono costrettə a nascondersi questo lə porta a lavorare in condizioni di forte rischio. Lo stato per lə sex worker non prevede alcun sostegno, eppure dá ampia possibilità ai sindaci di addizionare restrizioni tramite il mezzo delle ordinanze, ad un lavoro che seppur non vietato esplicitamente dalla legge viene da questa fortemente scoraggiato.
✊🏽✊🏻Scendiamo in piazza perché vogliamo che al lavoro sessuale venga riconosciuta la stessa dignità di altri lavori.
Scendiamo in piazza per tuttə le sopravvissute al sistema infame della tratta.
Scendiamo in piazza per chiedere molto più della legge Merlin, in un’ottica di superamento dell’abolizionismo e per la decriminalizzazione del lavoro sessuale.
🎤Dalle 18:30 microfono aperto
🔻Se qualcunə volesse fare un intervento e non se la sentisse di esporsi può scriverci alla mail: viazambonifemminista@inventati.org e lo leggerà unə compagnə.
☔PORTA UN OMBRELLO ROSSO CON TE ☔
Ci saranno dei banchetti con materiali e vin brulè il cui ricavato andrà benefit a sex worker in difficoltà.
Evento coorganizzato con Collettiva Matsutake, Laboratorio Smascheramenti, Laboratorio Cybilla, Cassero LGBTI+ Center, Non Una Di Meno Bologna, MIT – Movimento Identità Trans, Vag61, La Mala Educatiòn
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HANG THE VIOLENCE

🔻🪟 Il 25 novembre riempiamo finestre, balconi e terrazze, invadiamo la città con il nostro messaggio forte e chiaro di lotta contro la violenza maschile sulle donne e di genere! 🔻🪟💥
📢Vogliamo rendere visibili tutte queste forme della violenza e per questo il 25 novembre, in occasione della giornata nazionale contro la violenza sulle donne e di genere, invitiamo tuttə ad appendere fuori casa o fuori dal proprio spazio striscioni/cartelloni/fantocci col proprio messaggio, fare una foto e postarla taggando le Mujeres Libres con l’hashtag #HangTheViolence.
Riempiamo finestre, balconi e terrazze, invadiamo la città con il messaggio forte e chiaro che siamo stanch@, siamo tant@ e non abbiamo paura!
📍Da inizio anno in Italia ci sono stati 103 femminicidi, quasi uno ogni 3 giorni. Ci stanno ammazzando, letteralmente!
Ma il femminicidio è solo l’effetto più tragico di una violenza sistemica che quotidianamente agisce sui nostri corpi, se non sei un maschio bianco etero-cis sai di cosa parliamo…
La violenza maschile e di genere si esprime in moltissime forme, dal catcalling allo stupro, dalla negazione del diritto di aborto alle molestie sul lavoro, dalla violenza fisica e psicologica in famiglia alla paura di camminare in strada la notte. Tuttə la sperimentiamo dalla nascita, a casa, a lavoro, sui social, alle feste, ovunque…
Ci vogliamo vive! 🔥✊🏽💜

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