Ciao a tutte,
siamo le Mujeres Libres, un collettivo di donne per le
donne di Bologna.
Negli ultimi anni abbiamo discusso a lungo
dell’ aborto, attraversando momenti di autocoscienza e diversi percorsi
di dibattito: dal racconto di ragazze che hanno abortito, all’analisi della Legge
194; dalla testimoniananza di donne che hanno vissuto gli Anni ’70 e
che ci hanno spiegato le dinamiche e le rivendicazioni dell’epoca, alla
questione relativa alla Pillola Ru-486.
Da alcuni mesi, infatti, ci siamo soffermate sulla Ru-486 e stiamo
promuovendo in giro per la città serate di informazione,
dibattito e la proiezione di una video-inchiesta da noi girata a
Bologna, nella quale chiediamo alle donne per le strade, nei parchi o al
supermercato se sono a conoscenza della pillola Ru e che cosa ne
pensano a riguardo (potete dare un’occhiata al video sul nostro blog
http://mujeres-libres-bologna.noblogs.org
).
La video-inchiesta ha portato a galla la disinformazione delle donne
e anche il loro stesso timore di esprimere pubblicamente la loro
opinione su una questione come l’aborto che forse più di ogni altra
riguarda le loro vite e i loro corpi, infatti poche sono quelle che si
fanno riprendere in volto.
Dopo le serate di autocoscienza e la registrazione della
video-inchiesta, nel nostro collettivo è nata la necessità di
"informare" sulla Ru486 e di avere un dibattito con altre donne, non
solo sul lato strettamente politico della questione, ma anche
sull’esperienza in sè dell’aborto chimico. E’ cresciuta in noi la voglia
di discutere apertamente e pubblicamente di aborto e delle
comercializzazione della Ru486, che non è stata richiesta, rivendicata
od ottenuta attraverso la mobilitazione delle donne (come l’IVG negli
Anni ’70), ma sembra rappresentare una "conquista" delle lobby
farmaceutiche.
L’analisi sulla Ru486, all’interno del nostro collettivo,
ha voluto andare oltre il fatto che questa pillola sia una possibilità
di scelta in più per le donne che decidono di abortire, e abbiamo
tentato di guardare questa esperienza a tutto tondo, a 360 gradi,
analizzando i pro e i contro, individuando alcuni fattori sui quali
attivare una discussione assieme a voi: per iniziare una rivendicazione
tutte insieme; per lottare; per uscire dal silenzio; per riprendere in
mano le nostre vite; per decidere noi stesse sui nostri corpi.
L’inspiegabile assenza di un supporto psicologico, seppure facoltativo
ma a disposizione di tutte le donne che ne sentano il bisogno prima,
dopo e durante il periodo dell’aborto; la questione dell’inutile
ricovero previsto in alcune regioni per le donne che decidono di
ricorrere alla Ru486; l’inaccettabile presenza, sempre più massiccia, di
obiettori di coscienza negli ospedali ci sembrano alcune delle tematiche
su cui urge non solo una discussione di donne per le donne, ma una
chiara presa di posizione da parte di tutte noi, per iniziare a
esprimere una rivendicazione comune.
In questi mesi ci siamo chieste se ci sono altri collettivi che
affrontano questi argomenti e stanno facendo qualcosa: iniziative,
presidi e quant’altro, perchè NON VOGLIAMO SENTIRCI SOLE, ci piacerebbe
cominciare a lottare insieme e uscire dal silenzio.
Chi fosse interessata ad un confronto di esperienze e di riflessioni sulla pillola abortiva RU-486 ci scriva all’indirizzo e-mail: viazambonifemminista@inventati.org
-Mujeres Libres Bologna-