Attenzione: fascisti in città!

Presidio antifascista

Sabato 11 luglio ore 9 in Piazza Nettuno

antifanig

Al grido di «Prima i profughi italiani» e «Stop accoglienza business», l’estrema destra integralista di Forza Nuova annuncia di voler sfilare per le vie di Bologna sabato 11 luglio a partire dalle ore 10.

Nel dicembre del 2008 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno che chiedeva «la messa fuorilegge del movimento politico Forza Nuova, per ricostruzione del partito fascista e per inottemperanza delle norme previste dalla legge Mancino, essendo stati diversi dirigenti e militanti di Forza Nuova più di una volta coinvolti in episodi di violenza razzista e fascista».

Ma oggi, con l’avanzare della crisi economica, il clima è cambiato. Istituzioni e centri di potere fanno a gara nel promuovere una cultura nazionalista e autoritaria, favorendo fra l’altro la riorganizzazione della destra.

A Bologna negli ultimi mesi la Questura ha espressamente negato l’ingresso nel centro storico a una manifestazione di Rom e Sinti che commemorava la rivolta antinazista del 16 maggio 1944.

A Bologna tutti i partiti e partitini della destra xenofoba tengono banchetti in centro per la loro propaganda d’odio razzista e sessista.

A Bologna il questore Coccia rispolvera leggi fasciste contro le lotte sociali e studentesche e dà invece copertura a ogni provocazione dell’estrema destra.

A Bologna il sindaco Merola, sempre ambiguo o silente sull’attivismo neofascista in città, non fa altro che invocare sgomberi, «legalità» e «sicurezza» in sintonia con la destra cittadina.

A Bologna l’ex rettore Dionigi ha militarizzato un’università sempre più oziosa e affarista per coprire un piano di speculazione edilizia a beneficio di rentier e clientele.

A Bologna l’arcivescovo Caffarra continua a sostenere e difendere i gruppuscoli cattonazisti e la loro campagna di diffamazione aggravata da misoginia, omofobia e sessismo.

È questa la città che vogliamo?

Una città di razzismo strisciante e di squadrismi istituzionali? Una città di disciplinamento soffocante dei comportamenti e delle sessualità? Una città di sgomberi, miseria e suicidi?

Basta fascismi in città! Liberiamo Bologna!