Abortisco e non mi pento!

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GUARDIA ALTA CONTRO L’OBIEZIONE DI COSCIENZA

Il giubileo si avvicina, e già da qualche settimana arrivano le liste dei peccati da cui potremo essere misericordiosamente assolte. Nell’offerta speciale il buonissimo papa Bergoglio ha inserito l’assoluzione per le donne pentite e addolorate per aver abortito, e in omaggio prevede anche il perdono per coloro che l’aborto l’hanno “procurato”. Alcune donne vivrebbero questa decisione in modo superficiale, senza rendersi conto del “grandissimo atto di male” compiuto.
Ma, per una donna che pratica una interruzione volontaria di gravidanza, ci verrebbe da dire, il vero miracolo è essere riuscita a portare a termine la decisione presa sul proprio corpo e la propria vita.
I dati sull’obiezione di coscienza sono spaventosi, non ci stancheremo mai di dirlo. Ed è proprio per questo che oggi a Bologna, in Montagnola, abbiamo lasciato un messaggio al papa e a tutte quelle forze reazionarie che continuano a stigmatizzare l’aborto libero e le donne che, autodeterminandosi, lo praticano.
Non abbiamo niente di cui pentirci, SIAMO NOI CHE NON PERDONIAMO LORO SECOLI DI STIGMATIZZAZIONE E VIOLENZA CONTRO DONNE E CORPI NON NORMATI, la stessa mentalità che rende possibile che in Italia, in media, il 70% dei medici ginecologi si rifiuti di praticare le IVG.
Le donne che abortiscono non sono sole, i medici che obiettano non si sentano tranquilli.

Dalla Montagnola inoltre rilanciamo la solidarietà ad Atlantide e alle/agli occupanti dell’ExTelecom, vittime dell’ondata repressiva che infesta Bologna.
La lotta per l’aborto libero e gratuito è una lotta di autodeterminazione, ed è per questo che si intreccia a tutte le pratiche di resistenza in città.
Invitiamo tutt* ad affermare la propria dignità di soggetti che si prendono tutto ciò che spetta loro, a partire dai propri desideri e bisogni.

Ci vediamo l’8 novembre per cacciare preti, fascisti, razzisti e reazionari da questa città.

Mujeres Libres Bologna