Intervento 29 Giugno Corteo XM24 ‘Contro il Nulla che Avanza’.

 

Volevamo condividere con voi il nostro intervento durante corteo il 29 Giugno, e invitarvi, ancora una volta, ad occupare lo spazio per cui siamo scesx per le strade lo scorso mese. Il 17 luglio, alle ore 21, riproporremo la proiezione del documentario “Avortement – Les Croisés Contre Attaquent”
di Alexandra Jousset e Andrea Rawlins-Gaston.

Ci vediamo tuttx in Via Fioravanti 24.

”Iniziava la stagione calda del 2014 e noi la accoglievamo così: tutti i martedì mattina, alle 06e45, ci trovavamo davanti al reparto di ginecologia dell’Ospedale Sant’Orsola. Eravamo lì a togliere spazio a chi spazio non lo dovrebbe avere mai: un gruppo di preganti che snocciolava rosari contro le donne che abortivano. Noi eravamo lì a ribadire che nessuno deve giudicare le scelte delle donne. A fianco a noi pian piano arrivavano degli alleati tra cui  la Sambalotta, a portare tamburi e rabbia fuori da XM24 in prima linea a fianco di noi femministe, che settimana dopo settimana crescevamoLa mobilitazione contro gli antiabortisti è  stata solo uno dei tanti momenti in cui ci siamo mischiate alle pratiche di Xm24. E abbiamo deciso di partire dal ricordo di quelle vincenti giornate per ribadire che XM24 è uno spazio che rende concreta l’intersezionalità delle lotte, e noi vogliamo affermare con forza che c’è bisogno di XM24

Stare insieme, praticare l’autogestione, condividere esperienze crea autodeterminazione, ci unisce per trovare insieme pratiche di resistenza e conflitto che scardinino la logica della sicurezza che vuole strade vuote piene di poliziotti e militari che ci fanno sentire tutt’altro che sicure. O quella che ci vuole dipingere come soggetti indifesi incapaci di scegliere sui nostri corpi e sulle nostre vite, impedendoci di abortire e stigmatizzandoci se lo facciamo. O quella che vuole che bambine e bambini crescano immaginando un solo e unico modo di esistere, fatto di prevaricazioni e repressione. O quella che ci vuole dentro rinchiuse dentro le case che sono spesso per noi luoghi infernali, troppo spesso la nostra tomba.

Per tutto questo abbiamo bisogno di spazio. Pretendiamo spazio. E’ vero, gli spazi sociali sono luoghi che ancora possono e devono dare molto in termini di emancipazione e lotta al sessismo, sia nelle pratiche interne sia per i contenuti che si impegnano a divulgare. E questa è un’opportunità che non va sprecata. Ma una città libera si ha quando le persone con una certa idea di comunità, sorellanza, e solidarietà quelle strade le riempiono insieme, senza farsi intimidire.

Ribadiamo che il femminismo con cui vogliamo contaminarci e contaminare è un femminismo antirazzista, anticapitalista e conflittuale. Siamo con xm perché con loro vogliamo ancora sporcarci le mani per migliorarci insieme, perché vogliamo lottare contro preti e fascisti con ogni mezzo necessario, perché vogliamo decidere delle nostre vite fuori da giochi gerarchici, e lo vogliamo fare con le tantissime compagne che nei progetti come xm24 ci mettono mani e cuore tutti i giorni.

XM grazie alla pratiche dell’autogestione è stato ed è un progetto di socialità fuori dalle logiche del consumo, fuori da quelle logiche per cui ci si può sentire accolte anche se non si è uomo, donna, giovane, abile, ricco, laureato. E’ lì che in questi anni si è cercato di incentivare la responsabilizzazione di tante persone per immaginare e creare una città veramente accessibile a tuttx, ma anche la promozione di modi di apprendimento e di condivisione di saperi fuori dai metodi accademici. Ed è lì che vogliamo che continui il percorso, non certo concluso, verso la creazione di spazi veramente antisessisti e antirazzisti. Le femministe hanno bisogno di spazi in cui creare confrontarsi toccarsi e organizzarsi. Chi attraversa xm ha bisogno di mescolarsi con i pensieri femministi.

Non abbiamo bisogno di vetrine dei negozi, vogliamo consultori che siano in grado di accogliere le esigenze di chiunque.

Non abbiamo bisogno di nuovissime speculazioni edilizie ma servizi gratuiti come gli ospedali senza neanche l’ombra di un ginecologo obiettore o di qualche cattofascista.

Non vogliamo alberghi ma la riappropriazione di spazi abbandonati.

Non vogliamo story telling su cazzate e le bugie di assessori e giornalisti, ma luoghi in cui studiare, leggere e imparare liberamente.

Non vogliamo lavori di merda stagionali al servizio del turista di turno, vogliamo la ridistribuzione del reddito.

            Non vogliamo una città asservita, borghese e razzista ma un’altra città che sia libera e liberata con dentro Xm24 e tutte le ribelli che non hanno mai creduto alle stronzate di questa amministrazione. 

Non smetteremo mai di rivendicare con forza un sistema sanitario che ci faccia partorire, abortire, ci curi, che sia realmente pubblico, accessibile, laico e non legato al permesso di soggiorno.

Esigiamo l’abolizione dell’articolo 9 della 194, vogliamo i medici obiettori su Marte.

Pretendiamo la destigmatizzazione delle donne che non scelgono di conformarsi al ruolo di moglie e madre, neanche nella versione neoliberista, che ci vuole lavoratrici sfruttate, consumatrici e madri a tempo pieno.

Esigiamo più consultori, autogestiti da donne e da alleati femministi.

Pretendiamo che l’accesso a un aborto libero sicuro e gratuito sia garantito anche alle donne migranti.

Vogliamo essere libere dalle logiche del lavoro salariato ed essere libere di scegliere il lavoro che preferiamo oltre i pregiudizi.

Vogliamo la decriminalizzazione e la fine dello stigma per le sexworkers.

Vogliamo scuole pubbliche che non siano aziende, che siano liberate dagli stereotipi di genere, da discriminazioni e dalle ingerenze cattofasciste.

Vogliamo la fine di ogni tipo di violenza sulle donne e sulle altre persone che subiscono le oppressioni del patriarcato.

E per questo abbiamo bisogno anche di spazi libertari autogestiti. Abbiamo bisogno di una città dove XM24 viva pulsante nel cuore della bolognina!