8 marzo 2014: #IoDecido! [report, adesioni, comunicati, foto]

Sant'Orsola

 

 Oggi, 8 marzo 2014, in 500 abbiamo sfilato per le vie del centro di Bologna al grido di IoDecido! per ribadire che l’accesso all’IVG (Interruzione Volontaria di Gravidanza) non può essere subordinato a un’obiezione ormai dilagante in tutti gli ospedali d’Italia e in costante aumento tra i medici, ginecologi ma non solo. Con percentuali di obiezione di coscienza alla l.194 arrivate al 90% è evidentemente compromesso il diritto delle donne di decidere. Tanto che un recente provvedimento del Comitato Europeo dei Diritti Sociali, organismo del Consiglio d’Europa, afferma chiaramente che l’Italia sta violando i diritti delle donne che vogliono interrompere la gravidanza.

Lo scenario preoccupante anche a livello europeo ci ha spinto a prendere posizione in solidarietà verso le istanze delle donne spagnole in lotta contro una recente legge del ministro della salute che di fatto ritorna a criminalizzare le pratiche abortive. La legge Gallardon infatti prevede l’interruzione della gravidanza solo in caso di violenza sessuale e quando è accertato “pericolo fisico e psichico grave” per la madre, costringendo le donne spagnole che vogliono interrompere la propria gravidanza ad emigrare in altri paesi o a ricorrere all’aborto clandestino.

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8 Marzo 2014: Aborto libre, Non un passo indietro!

Sabato 8 Marzo ore 16.30 CORTEO da P.zza Ravegnana (sotto le due torri): Invitiamo tutti i gruppi, le collettive, le realtà, le individualità a partecipare con le proprie riflessioni al corteo dell’8 marzo contro l’obiezione di coscienza per l’autodeterminazione dei corpi per una piazza ricca di contenuti e di soggettività differenti. Come Mujeres Libres portiamo … Read more8 Marzo 2014: Aborto libre, Non un passo indietro!

01.02.14 Bologna – Oggi parla la ragazza con l’orecchino di perla: Mi bombo es mio.

Contro chi mi vuole soggetto muto e statico, parlo: mi dichiaro complice delle donne spagnole opponendomi al progetto di legge Gallardón. Limitare o negare il diritto all’aborto significa ridurci a incubatrici di figli. Non mi limito a indossare un orecchino, sono libera di decidere come vivere la mia vita.

Per questo oggi in via Indipendenza avete visto i miei pensieri materializzarsi sui manifesti della mostra che mi ha portato a Bologna. Toglierci ogni scelta ci obbliga ad abortire clandestinamente, negando il nostro diritto alla salute e all’autodeterminazione.

Anche in Italia la situazione sta diventando simile a quella spagnola, poiché la massiccia diffusione di medici obiettori di coscienza che si rifiutano di operare Interruzioni Volontarie di Gravidanza sta rendendo sempre più difficile per le donne la scelta di abortire.

Oggi sono a fianco dei collettivi Mujeres Libres e XXX perché voglio che l’aborto diventi un diritto tutelato allo stesso modo in tutta Europa.

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A metá dicembre, in Spagna, é stato depositato un progetto di legge che prevede l’abolizione della possibilitá per le donne di abortire liberamente in caso di gravidanza indesiderata o di malformazioni del feto.
Oggi, 1 febbraio, é una delle giornate di mobilitazione nazionale lanciate dalle realtá femministe spagnole, alle quali stanno partecipando migliaia di donne in tutta la Spagna e in tutta Europa.
Traduciamo e diffondiamo il comunicato scritto dall’Assemblea Femminista di Madrid.

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