23 giu: LUNETTA ROSSA – Chiudiamo Casapound!

DOMENICA 23 GIUGNO’013 dalle 12.00 @ GIARDINI LUNETTA GAMBERINI Nel quartiere Murri da circa due anni ha aperto una sede di Casapound, i fascisti del terzo millennio. Solo presentandosi sotto le mentite spoglie della fantomantica associazione “Sole e Acciaio” è stato concesso loro uno spazio da un privato, dopo che erano stato cacciati dal centro. … Read more23 giu: LUNETTA ROSSA – Chiudiamo Casapound!

20 apr: ABORTO: ANCORA LIBERE DI SCEGLIERE?

sabato 20 aprile, h 18.30 @ Sala Benjamin, Via del Pratello 53- BOLOGNA *incontro pubblico – dibattito con aperitivo mangereccio *Proiezione di “La mia scelta viene prima”, video autoprodotto del collettivo femminista e lesbico Vengo Prima (Venezia), presente in sala. Sei sicura che se ne avrai bisogno, potrai accedere ancora all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) nella città … Read more20 apr: ABORTO: ANCORA LIBERE DI SCEGLIERE?

Che stacchino pure la luce, la solidarietà è sempre accesa!

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Sin dalla sua nascita il nostro collettivo non è mai stato prettamente studentesco, come pratica politica abbiamo sin dall’inizio scelto di non concentrarci nel solo ambito universitario, per questo – soprattutto ora che siamo e ci sentiamo più precarie che studentesse – è strano trovarsi a scrivere su vicende che riguardano principalmente l’Alma Mater e la sua dirigenza.

Negli ultimi mesi questa dirigenza – nelle vesti del rettore-sotto-scorta Ivano Dionigi e del Presidente della Scuola di Lettere e Beni Culturali Costantino Marmo – ha deciso di adottare il pugno di ferro contro i collettivi e i gruppi che da sempre cercano di far circolare all’interno dell’Università autoformazione e saperi non preconfezionati. A dare manforte alle alte cariche dell’Alma Mater, che hanno agito a suon di sgomberi, minacce e appelli alla legalità, ci ha pensato un gruppo di docenti della Scuola di Lettere che, a mezzo stampa, ha stigmatizzato le occupazioni di aule in via Zamboni, definendole “prepotenze inaccettabili”.

Lo sgombero del collettivo Bartleby dalla sede di via San Petronio Vecchio, la minaccia di non riconoscimento del seminario Per una critica dell’identità: dal femminismo agli ‘altri femminismi’ promossa dallo stesso collettivo, lo sgombero di Hobo dalle ex serre della facoltà di Agraria in via Filippo Re e non da ultimo il sequestro dell’aula Roveri occupata da Bartleby per portare avanti le proprie attività, sono alcuni degli esempi che sottolineano questa tendenza.

Qualche settimana fa, come collettivo, abbiamo proposto un’iniziativa all’interno della facoltà di Lettere, sul tema del lavoro sessuale. Quella che doveva essere la semplice proiezione di un film seguita da un dibattito, si è trasformata in una specie di “giochi senza frontiere”. Infatti, proprio in quei giorni il Presidente Marmo aveva deciso di adottare una nuova strategia: togliere la corrente in aula Roveri per tutta la giornata e in tutto lo stabile di via Zamboni 38 dalle 19.00 in poi.

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