Continua il monitoraggio sull’accesso all’IVG a Bologna in tempo di Covid-19. Ecco un’infografica che spiega brevemente i principali passaggi:
Attenzione: All’Ospedale Maggiore potrebbe NON servire il certificato medico. Perché? Alcune/i operator* alle nostre ripetute chiamate ci hanno risposto che non è necessario presentare il certificato di gravidanza.
In ogni caso ecco per voi anche qualche info sull’esame delle urine e il certificato di gravidanza:
1)TEST DELLE URINE.
IN FARMACIA: l’analisi delle urine in farmacia è la via più rapida per ottenere un test di gravidanza refertato, necessario per ottenere il certificato dal medico. Solitamente si consegna l’urina in farmacia entro le 9:00 del mattino e nel pomeriggio sarà pronto il risultato da ritirare. Il test di gravidanza è considerato un esame urgente. Dalle informazioni che abbiamo raccolto, circa molte farmacie ci hanno detto che i laboratori di analisi esterni a cui si appoggiano sono ancora chiusi, pertanto non riescono ad eseguire i test. Alcune farmacie garantiscono il servizio un unico giorno a settimana, perchè i laboratori hanno ridotto l’attività. Altre continuano a garantire il servizio tutti i giorni. Consigliamo di chiamare
NB Il test delle urine può essere effettuato anche attraverso il Servizio Sanitario Nazionale con prenotazione CUP, ma vi sconsigliamo questa strada che allungherebbe di molto i passaggi e la tempistica.
2)CERTIFICATO MEDICO.
PUÒ ESSERE FIRMATO DA QUALSIASI MEDICO, anche dal medico di base o dalla proprio ginecologa di fiducia. Si può richiedere al medico di attestare l’urgenza e saltare la settimana di riflessione. Se si preferisce ci si può rivolgere ai CONSULTORI. Tutti i consultori di Bologna sono attivi e accessibili, tranne il Poliambulatorio Reno, il cui reparto di ginecologia è stato temporaneamente spostato presso il Poliambulatorio Saragozza. Per ottenere il certificato, alcuni consultori richiedono necessariamente il test delle urine refertato (vedi sopra), altri ci hanno comunicato che, visti i tempi, non è necessario presentarsi con il test, provvederanno ad effettuarlo in loco. Consigliamo di chiamare per verificare. Inoltre, per accedere al consultorio è necessario telefonare e fissare un appuntamento, verranno chiesti indirizzo di residenza e data dell’ultima mestruazione. ATTENZIONE: la difficoltà maggiore all’accesso è che i consultori ricevono chiamate per le prenotazioni solo in determinati orari, che variano da consultorio a consultorio, ma sono generalmente intorno alla pausa pranzo.
Queste informazioni sono state raccolte direttamente da noi, ciò non esclude il fatto che possano esserci imprecisioni e lacune. In caso ne riscontriate vi chiediamo di comunicarcele all’indirizzo email viazambonifemminista@inventati.org e provvederemo ad effettuare le dovute correzioni.
Permettetici però una riflessione riguardo alle informazioni che abbiamo raccolto contattando il reparto di ginecologia dell’Ospedale Maggioere.
Ci siamo rese conto che a persone diverse, in giorni diversi, sono state comunicate informazioni discordanti. Le segnalazioni non coincidono: asettimane alterne ci viene ribadito che si può accedere al servizio senza il certificato medico che attesta la gravidanza e prescrive l’IVG! Questo ci ha spiazzate non poco: possibile che non ci sia un protocollo chiaro e definito? Possibile che a seconda di chi risponde al telefono rischiamo di slittare l’accesso di una settimana o più? O di dover girare sperando di trovare farmacie che ancora effettuano analisi delle urine o consultori che non abbiano sospeso il servizio di ginecologia? Noi continueremo a monitorare ma è necessaria chiarezza sulle procedure per evitare a chi necessita di abortire inutili passaggi o una pericolosa esposizione al contagio, oggi più che mai.
Il diritto all’aborto dev’essere garantito appieno!
Vogliamo il superamento della legge 194, l’abolizione dell’obiezione di coscienza e della settimana di riflessione.
Pretendiamo un maggiore utilizzo della RU486, la possibilità di aborto farmacologico a casa dopo sola consultazione da remoto e l’estensione della somministrazione dalla settima (49 giorni) alla nona settimana (63 giorni) gestazionale come nel resto di Europa.
Sosteniamo l’appello di Pro-choice. Rete italiana contraccezione aborto, e vi chiediamo di dare massima diffusione.
E ricordate: loro (i cattivi) non sono per la vita, sono contro la libera scelta, la nostra!
Per qualsiasi dubbio, chiarimento, sostegno vi ricordiamo di contattarci! Noi ci siamo! Girls support girls!
Collettivo femminista Mujeres Libres-Bologna
Mail: viazambonifemminista@inventati.org