CI RIGUARDA TUTT*! 18 ottobre: presidio di solidarietà contro lo stupro di Pizzoli

Il 12 febbraio 2012, in una discoteca di Pizzoli (L’Aquila), una giovane donna di 23
anni è stata stuprata e ridotta in fin di vita.
Accusato di violenza sessuale e tentato omicidio è Francesco Tuccia, un militare in servizio all’Aquila per l’operazione “ Aquila sicura” partita dopo il terremoto.
La ragazza è stata ridotta in fin di vita e le sono state procurate lesioni gravissime e permanenti.

Il 18 ottobre all’Aquila si terrà la prima udienza del processo.

Il 18 ottobre dalle 8e30 le compagne dell’Aquila si troveranno in presidio di solidarietà sotto il Tribunale de L’Aquila.

IL 18 OTTOBRE ANCHE A BOLOGNA SI TERRA’ UN PRESIDIO DALLE 17e30 IN PIAZZA DEL NETTUNO (sotto il monumento delle partigiane e dei partigiani). PER DIMOSTRARE LA NOSTRA SOLIDARIETA’ A QUESTA DONNA, PERCHE’ CI RIGUARDA TUTT*!

CI RIGUARDA TUTTE

In una notte di febbraio dei militari hanno violentato e lasciato in fin di vita una donna. Questi sono gli stessi che pattugliano le strade dell’Aquila per renderle piu’ sicure…Sicure per chi? Non per le donne.

L’Aquila post-terremoto e’ una citta’ militarizzata, laboratorio di repressione e controllo sulla popolazione civile da parte dello stato che mantiene la “sicurezza” e l’”ordine” di previlegi patriarcali e di interessi economici della CASTA per mezzo dell’esercito.

LE ESERCITAZIONI PER LE GUERRE IMPERIALISTE (IRAQ, PAKISTAN, INDIA, AFRICA e cosi’ via ) INIZIANO DA QUI.

Stuprano, minacciano e terrorizzano, in primo luogo le donne.

Il privilegio maschile, aumentato dalla divisa, vede per questo orrore un solo imputato, forse perche’ non ha parenti in questura. La pena, come al solito, sara’ ridicola e gli altri stupratori in divisa continueranno le loro scorribande impunite ,nel nome di una nazione dove almeno una donna al giorno viene uccisa.

 Questi uomini armati che si aggirano per la citta’ con l’intoccabilita’ della divisa non sono una sicurezza per nessuno, tantomeno per le donne.

Gli sciacallaggi mass-mediatici e le minacce non hanno fermato la determinazione della donna a denunciare i militari stupratori

I LORO GIOCHI DI GUERRA SUI NOSTRI CORPI SONO STATI SMASCHERATI

              NON CI ASPETTIAMO RISPOSTE DALLA “GIUSTIZIA”

SOLO LE NOSTRE LOTTE CONTRO LA VIOLENZA  SULLE DONNE AVRANNO VALORE

DIFENDIAMOCI DAI “DIFENSORI”: SONO I PRIMI A STUPRARCI

Invitiamo tutte a partecipare al presidio di lotta e solidarieta’, Giovedi’ 18 ottobre alle 17.30, in Piazza Nettuno ,  a Bologna sotto al monumento delle partigiane e dei partigiani.

Portiamo striscioni, cartelli e  materiali da distribuire

NON CONTATE SUL NOSTRO SILENZIO MA SOLO SULLA NOSTRA RABBIA

                                    COMPAGNE FEMMINISTE E LESBICHE DI BOLOGNA