Andiamo allo Human Motor

Ogni anno a Bologna va in scena il fastidiosissimo spettacolo del Motor Show: auto e moto costosissime in esposizione, accompagnate da giovani e bellissime donne che le “sponsorizzano”. Sembra di essere in un mondo parallelo, abitato solo da maschi etero cazzutissimi che possono spendere i milioni sfrecciando in meravigliose autostrade esenti dagli effetti dello smog.

Ebbene, la realtà è ben altra cosa, e sinceramente di farci sbattere in faccia tutto questo mix di sessismo e classismo non ci va proprio!
Non ci piace l’esaltazione di spese folli per delle auto (o qualsiasi altra cosa)  quando la maggior parte delle persone è costretta a lavorare, senza alcuna garanzia, giusto per la sopravvivenza.
Non ci piacciono i maschi banali che associano virilità a motori.
Non ci piace l’uso strumentale e avvilente delle donne, che in quei saloni diventano solo bellissime ragazze usate come accessori seducenti.
Non ci piace questa fiera di stereotipi su donne oggetto bellissime magre e mute, e maschi etero pronti a essere veloci a imbracciare un motore e, perché no, anche una di quelle belle ragazze.
Non ci piace questa esaltazione del motore quando moriamo di inquinamento, quando le macchine occupano spazio, quando modificano spazi abitabili per grigi parcheggi.
Ci aggreghiamo quindi volentieri anche quest’anno alle ruote instancabili delle tantissime biciclette dello Human motor. In quanto femministe, tra i nostri campi di battaglia abbiamo preferito quello del quotidiano. E la nostra critica al capitalismo passa anche da un uso conflittuale e liberalizzante della bicicletta.

E’ un passaggio molto semplice: usa la bici e non l’auto; non inquina , costa poco, e ha bisogno solo di un po’ d’affetto (che è gratis!). In più, sfrecciare con una bici ti rende più sicura, può essere un tuo piccolo spazio safe portatile. E fa anche bene! Con tutte quelle ginocchia che vanno su e giù cii riappropriamo ancora una volta del nostro corpo; anzi, il nostro corpo quasi si estende, le nostre mani sono quasi un manubrio e la nostra schiena un po’  un telaio.  Usare la bici per boicottare le macchine e sentirci  più forti è un modo per rendere un gesto quotidiano un momento di conflitto e consapevolezza. Una consapevolezza che deve essere tutta nostra!  Quindi bando alle politiche ipocrite della giunta comunale o a luoghi culturalaziendal – o chi sa cosa! – come Dynamo, che sull’uso della bicicletta vogliono arricchirsi e speculare.


Vogliamo spazio, tanto spazio, non briciole di sentieri tra centri commerciali e colonne di macchine!

Distruggiamo il capitalismo, distruggiamo il sessismo, senza inquinamento godiamoci quello che abbiamo fra le gambe!
Andiamo alla critical mass di sabato 9!
Andiamo allo Human Motor!

 

da human-motor.noblogs.org

Venerdì 8 dicembre @ Xm24 ore 18.00
10 anni di Gloriosa Ciclofficina Popolare Ampioraggio
Compleanno, inaugurazione nuovi spazi, gara di biciclettine, ciclotteria e musica

Sabato 9 dicembre @ Piazza dell’Unità ore 15.00
Human Motor 2017
Critical mass contro l'(auto)distruzione a seguire cena, karaoke e festività @ Xm24

Domenica 10 dicembre @ Xm24 ore 11.00
Assemblea intergalattica de* ciclist* e delle ciclofficine popolari

Attenzione! Pericolo critical mass improvvise

 

Informazioni su mujereslibresbo

collettivo di donne per le donne
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