Con le compagn3 ucrain3, con amore e rabbia!

Pubblichiamo l’intervento in sostegno alle compagn3 ucrain3 e alla loro lotta contro l’invasione russa, che abbiamo letto ieri, 8 marzo 2023, la mattina in piazza e la sera al corteo di Non Una Di Meno Bologna
➡️➡️➡️ Le compagne ucraine ci ricordano che la  solidarietà femminista è “una pratica politica di ascolto delle voci di coloro che sono direttamente colpite dall’aggressione imperialista. La solidarietà femminista deve difendere il loro diritto di determinare autonomamente i propri bisogni, i loro obiettivi politici e le strategie per raggiungerli. ”
Siamo tranfemministe e quindi la solidarietà e il mutualismo sono parte integrante del nostro agire. Anche oltre i confini, anche oltre le nostre zone comfort. 
Siamo transfemministe ed è per questo che sappiamo che la resistenza contro Putin è strettamente collegata alla lotta senza frontiere, contro no gender e anti scelta e quindi contro ogni forma di neofascismo.
🤝 🤝 🤝 Sentiamo oggi l’esigenza di riportare le parole delle compagne ucraine che troppo spesso sono invisibilizzate. Ascoltiamo ora le voci dell3 compagn3 di Solidarity Collectives, una rete di volontari3 antiautoritari3 che unisce diverse iniziative, individuali e collettive, per aiutare il movimento di resistenza ucraino e le persone colpite dall’invasione russa:
🟣🟣🟣 “L’8 Marzo. Un giorno simbolo di libertà, un giorno che ci motiva alla lotta, un giorno in cui le voci delle (trans)femministe risuonano nelle orecchie dei milioni di persone in protesta, in cammino lungo la stessa rotta di uguaglianza.  
Ma il 24 Febbraio 2022, la rotta delle donne Ucraine è cambiata drasticamente. Lo scoppio della guerra in Ucraina, per milioni di persone, ha significato veder bruciare un’esistenza pacifica e sicura nella fiamme dei missili russi, annientata da carri armati che portano il marchio “Z”, sparata con i civili di Bucha…
Migliaia di donne hanno deciso di resistere gli aggressori dell’est. Si sono unite alle forze armate ucraine per difendere le loro case, famiglie, amicizie, coloro che amano, la libertà e l’indipendenza di tuttx. La nostra iniziativa supporta otto donne e persone non-binary impegnate nella resistenza, persone che 2 anni fa protestavano e rivendicavano in piazza e in strada l’uguaglianza in Ucraina e nel mondo, mentre oggi si trovano a difendere il loro paese ad un costo inestimabile.
Ognuna è un’eroina, ognuna ha una storia incredibile, spesso ci si meraviglia di quanto coraggio, di quanta forza e di quanta ispirazione possano essere le persone. Ognuna di loro ha dovuto sacrificare qualcosa, ognuna di loro ha perso qualcunx. 
Qui a seguire le parole di alcunu compas:
❤️‍🔥 ❤️‍🔥 ❤️‍🔥  Con amore e rabbia da Lev, una compagna medica in guerra in Ucraina:
“Le donne oggi dovrebbero credere fermamente nei loro cuori che non lottiamo come singole ma che combattiamo come un’unica forza contro ogni oppressione che come donne e persone LGBTQ(AI+)dobbiamo sopravvivere ovunque, in ogni paese, in ogni casa, in ogni strada e in ogni trincea. Un’unica oppressione che può assumere infinite forme. Dalla violenza parlata o agita che tenta di privarci della nostra dignità e di renderci meno di chi siamo. Ma noi non siamo meno! Siamo forti! Nel corso della storia, le donne hanno dimostrato che, anche a costo di mettere la loro stessa vita in pericolo, nessuna sarà dimenticata, le nostre vite non potranno mai essere silenziate o ignorate.
Dunque oggi, ricordiamo le tante che ci hanno precedute e che hanno perso la vita lottando affinché tutte noi oggi possiamo avere una voce. Ricordiamo anche tutte coloro che ancora oggi sono in lotta, dai campi di girasoli ghiacciati dell’Ucraina fino ai monti rocciosi e ardenti del Kurdistan.
Le loro memorie come quelle di tutte sono un esempio di cui far tesoro. Le coraggiose compagne cadute! Le loro vite avranno sempre valore e mai saranno dimenticate finche noi vive ci rifiuteremo e lo impediremo!
Perché noi donne non ci pieghiamo e non ci arrendiamo quando ci scontriamo con la crudeltà che questo mondo ci offre quotidianamente! Andiamo avanti insieme! Gridiamo insieme! Con AMORE e RABBIA insieme!
Dunque rendiamo oggi un giorno di protesta INSIEME <3″
🚀🚀🚀 Ascoltiamo ora la testimonianza di Swallow:
“Un giorno di lotta… da più di un anno ormai in Ucraina ogni giorno è un giorno di faticosissima lotta. Un giorno di lotta contro il nemico e l’invasore, con paura e disperazione, è un giorno di lotta per la speranza. Per me l’8 marzo è qualcosa di inafferrabile, non riesco più ad immaginarmelo. La lotta è prima di tutto fatta da e di persone. Mentre scrivo cerco di immaginarmi l’8 marzo qua. Strade vuote, case distrutte, il vento e il rumore delle sirene, i missili che volano. 24 febbraio 2022. La maggior parte di noi sono scappate, le poche rimanenti lottano o sono diventate volontarie. Ognuna con i propri traumi e la propria storia. La guerra è terrificante… non è romantica: è morte, è il presente e il futuro distrutto di milioni dio persone, è disturbo da stress post-traumatico, è una ferita che rimarrà sempre e che moltx non sopravvivranno. Vi chiedo in questo momento un minuto di silenzio in memoria dellx compagnx che sono mortx in guerra.
Coloro che sono in guerra hanno bisogno di molto più supporto di quello che chiedono. Molto più di quello che chiedono mediaticamente o attraverso qualsiasi altro canale. Sono necessarie armi, attrezzatura, droni, unità militari, termocamere, medicine molto altro. Vi esorto a valutare con onestà e sobrietà la realtà, siamo ancora lontanx dalla fine e il percorso per arrivarci è lungo ed estremamente spinoso. Vi esorto a supportare le donne e tutte le altre soggettività in conflitto in Ucraina, che si sono armate e stanno lottando contro gli invasori, vi esorto a supportare più che potete. Perché è tutto grave e terrificante e l’unico modo che abbiamo di superarla è unendo le forze, insieme senza perdere la speranza. E le feste torneranno dopo la vittoria.
Sono certa! Lo giuro.”
🫂💪🚀💥 Rispondiamo alla chiamata solidale delle sorelle ucraine e sosteniamo il diritto di resistere. Se la società ucraina depone le armi, non ci sarà più la società ucraina. Se la Russia depone le armi, non ci sarà più la guerra.
Mujeres Libres Bologna

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