Circa un anno fa ci siamo ritrovate ad affrontare, nel nostro percorso di autocoscienza, il tema dei corpi e dei modelli di donna che ci vengono quotidianamente riproposti dalle pubblicità e dai mass media.
Ci siamo ritrovate a raccontarci i nostri corpi, a chiederci cosa ci piace e cosa non ci piace di loro, a mettere in luce quanto il nostro giudizio sia assoggettato ai modelli di bellezza femminile che esaltano unicamente corpi magri, aggraziati, glabri, profumati, abbronzati e con le forme giuste al posto giusto. Da qui è scaturita la volontà di analizzare uno tra gli strumenti principali attraverso i quali vengono veicolati questi modelli: la pubblicità. Perciò è nata l’idea di lanciare la campagna “Schifosa pubblicità sessista” che incita tutt* ad attaccare un adesivo di denuncia sopra tutte le pubblicità sessiste che ci circondano per le strade (tutte le info le trovate qui: http://mujeres-libres-bologna.noblogs.org/schifosa-pubblicita-sessista/ ).
Questa esperienza ci ha portate a riconsiderare la percezione che abbiamo dei nostri corpi, ad accettarli per come sono, segnati dalle peripezie della nostra vita, e a rifiutare le immagini dei corpi perfetti. Che cosa significa perfezione? Che soddisfazioni ci porta il tentare di ricalcare quel modello di corpo normato? A queste domande abbiamo risposto decidendo di mettere in mostra quelli che generalmente vengono considerati difetti giocando con le nostre particolarità.
Abbiamo riproposto alcune immagini pubblicitarie sostituendo i corpi di modelle ritoccate con i nostri corpi reali: le pance flaccide e i rotoli di ciccia, la cellulite e le smagliature, la peluria incolta e le unghie smangiucchiate, le tette cadenti e i capezzoli giganti, i brufoli e le altre imperfezioni.
Speriamo che queste foto possano servire, oltre che ad esorcizzare le nostre insicurezze, anche come spunto di riflessione e incitamento al rifiuto dei modelli di bellezza imposti.
S-corporati dalla norma! Il corpo perfetto è il tuo!
Collettivo femminista Mujeres Libres
*Grazie a Flavia Sistilli per le foto e Alessia Bottaccio per il progetto grafico del calendario e le foto!
IL CALENDARIO “s-corporati dalla norma” 2014: http://mujeres-libres-bologna.noblogs.org/post/2013/12/17/calendari-s-corporati-dalla-norma-2014/
Qui trovate il file scaricabile del Calendario “s-corporati dalla norma” 2014
Parlano di noi:
Qui un articolo dal blog Sopravvivere non mi basta
Qui un articolo dal blog Abbatto i muri
Qui su Femminismo a Sud
Qui su Intersezioni
Altro che shorts. Ddl del Pd per coprire corpi di donna sui media! da Abbatto i muri
3 punti – Seconda puntata (Radio città Fujiko): Com’è possibile fare una rivoluzione anche attraverso il corpo – intervista a Lore (Mujeres Libres) sulla campagna S-CORPORATI DALLA NORMA
“Ti piace quello che vedi?” e le prostitute di Foggia. Del concetto di dignità e delle nostre rappresentazioni. sul blog di Un altro genere di comunicazione
A questo link un esperimento simile al nostro, ma al maschile: http://www.boredpanda.org/male-supermodels-regular-guys-real-men-underwear-ads/
Pubblicità sessiste, un commento eretico. da Ctzen.it
#Brand #Femminicidio #Donne: cercasi giovane snella con bella tetta. dal blog di Abbatto i muri
Pingback: Donne Contro
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Infatti “falsi” forse non è il termine appropriato, abbiamo parlato a lungo anche di questo…quelli delle modelle non sono corpi falsi, ma sono palesemente modificati, allungati, ristretti..in alcune delle pubblicità che abbiamo ripreso si vede proprio bene!
Per la questione delle unghie smaltate, come spieghiamo nella presentazione della campagna…ogni pubblicità che abbiamo scelto di riprodurre è collegata all’autocoscienza che abbiamo fatto, ai presunti “difetti” e paranoie che ci attanagliavano/attanagliano per divesi motivi, e con le foto abbiamo cercato di esorcizzarle! Anche le mani facevano parte di queste…
Oltre al discorso sul sessismo nelle pubblicità, c’è anche un partire da noi e dai nostri corpi in quelle foto! 🙂
una delle mujeres
comunque photoshop pubblicitario a parte, per me non esistono corpi “falsi” nè i vostri nè quelli delle fotomodelle o dei fotomodelli
che c’è di sessista nelle dita smaltate? Comunque capisco la protesta contro photoshop e quando il prodotto pubblicizzato non c’entra nulla col corpo e con l’eros la pubblicità ha buone probabilità di essere sessista
brave ragazze. io impazzisco quando la gente inorridisce davanti a casi di violenza sulle donne e poi non si rende conto che è la logica conseguenza di una cultura sessista, violenta e deviante.